Fra tutti gli studi le condizioni che ci fanno capire come
funziona l'universo stanno dicendo la stessa cosa ma paradossalmente usano
termini, linguaggio e riferimenti diversi. In questo sito abbiamo ricavato la
nostra bella rappresentazione partendo dalle onde di torsione, vediamo come la stessa
cosa è ricavata usando riferimenti più famosi.
Cosa hanno in comune la teoria della relatività con la
fisica quantistica? A sentire la fisica nulla o quasi, in quanto le leggi che
riguardano la relatività propongono incongruenze con quelli delle fisica
quantistica. Così le leggi della relatività vengono usate per il macro, mentre
le leggi della fisica quantistica per il piccolo. Ovviamente la spiegazione sta
nel fatto che entrambe le teorie sono incomplete, anche se gli esperimenti
scientifici danno una certa esattezza per alcune zone di calcolo della realtà. Ci
sono diversi punti in cui sono particolarmente distanti, uno di questi è il
fatto che la relatività generale predice il suo stesso collasso in singolarità
e la meccanica quantistica diviene priva di senso nelle vicinanze delle
singolarità. La singolarità sembra essere la soluzione al nostro dilemma. Le
recenti scoperte aggiungono una soluzione elegante, vanno solo uniti i puntini.
Tenendo presente che la ricerca russa sulle onde di torsione, non viene
inglobata in queste due teorie, vediamo cosa c'è di nuovo. Prima cosa da tenere
presente è la scoperta delle onde pilota, che dimostrano che la casualità del
moto delle particelle nella fisica quantistica non è corretta. Queste onde
dimostrano che invece le dinamiche d'onda dell'universo seguono un particolare
schema che ricaveremo dopo. In un documento
pubblicato di Nassim Haramein “Quantum Gravity and the Holographic
Mass”, egli descrive una soluzione per il calcolo della gravità utilizzando
unità di energia sferiche di dimensioni pari alla lunghezza di Planck (PSU),
disposte nello schema del fiore della vita in 3D, secondo un approccio
olografico generalizzato. In altre parole , lo spazio stesso sarebbe composto
di discreti super minuscoli pacchetti di energia. Questi minuscoli pacchetti
potrebbero essere pensati come i “pixel” che compongono l’universo e poiché non
sono quadrati, ma sferici, in realtà sono chiamati “voxel” . Scoperta da Max
Planck, la più piccola lunghezza misurabile, sarebbe pari a 1,616 252 × 10-35
metri. Nassim Haramein chiama questi minuscoli pacchetti di energia di Planck,
Spherical Units ( PSU). Queste forme d’onda sferiche si sovrapporrebbero
perfettamente per formare il fiore della vita in 3D come base strutturale dello
spazio stesso. Utilizzando questi voxel universali ( Pixles sferici), Nassim
avrebbe quindi calcolato quanti ne potrebbero entrare all’interno del volume di
un protone rispetto a quanti sarebbero presenti sulla superficie esterna del
protone stesso. Tale rapporto, una relazione geometrica, equivarrebbe al campo
gravitazionale.
Il risultato è 1,68 x 10 a 34. valore della gravità.
Misurando le oscillazione della misura di Planck in un
centimetro cubo di spazio hanno ottenuto la densità del vuoto pari a 10^94
gm/cm3 cioè 10 con 94 zeri, quindi il vuoto è pieno cioè il nostro campo
unificato..
Recenti misurazione sui tunnel quantistici hanno sfatato la
regola che la velocità della luce sia la massima raggiungibile. Dagli
esperimenti risulta che la luce alle misure delle dimensioni di Plank accelera
di una velocità compresa tra 1.5 e 1.7. Vicino a 1.618. Che cosa notiamo da
queste misurazioni:
La costante che abbiamo è 1,616, 1,68, 1,618 ecc. tutte
misure vicine alla misura della sezione aurea.
Prendiamo un punto di spazio, secondo al teoria di Haramein
esso assorbe informazioni dal vuoto in modalità buco nero, come si condensano
le informazioni nel buco secondo al massa gravitazionale? A 1,68, misura
vicinissima al valore di sezione aurea moltiplicato per l'opposto della
distanza di Planck. Cioè significa che le onde trovano una correlazione
spaziale/informativa distribuendosi con la regola aurea. In pratica equivale a
dire che la compressione di carica in un punto è la funzione gravitativa di quel punto nella sua massima densità
contenibile. Cioè assume la disposizione di tante misure di Plank disposte
spazialmente. Questo è identico a quello che abbiamo enunciato nei libri ed articoli qui
presenti, ed è l'unificazione della gravità con l'elettromagnetismo.........Grazie
alla sezione aurea......
Come vediamo qualsiasi teoria se opportunamente integrata ci
porta alle stesse condizioni di descrizione, forse è arrivato il momento di
unire le cose al di là del linguaggio......
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